Associazione culturale "Ardengo Soffici"

 

Ardengo Soffici

Nativo di Rignano sull’Arno (7 aprile 1879) ma poggese d’adozione, Ardengo Soffici, artista poliedrico (pittore, scrittore, critico) è una delle figure più interessanti del panorama culturale del ‘900 italiano ed europeo.

Nel novembre del 1900 parte per Parigi, in compagnia di Costetti, Umberto Brunelleschi e Gino Melis, per visitare l’Esposizione Universale. Dopo aver esposto agli Indipendenti ed essere stato favorevolmente notato da critici eminenti conosce e si fa amici pittori e scultori come Picasso, Manolo, Braque, Derin, Matisse, Vlaminck; poeti e scrittori come Apollinaire, Jacob, Salmom. E’ così ch’egli si accosta ai cenacoli famosi della Plume, della Revue Blanche, dell’Europe Artiste, dell’Oeuvre d’Art International, riviste alle quali collabora con disegni e scritti.

Rientrato nel 1907 a Poggio a Caiano, nella casa che abiterà per tutta la vita, inizia una intensa stagione di lavoro. La sua pittura maturata dalle esperienze francesi e dall’esempio di Cézanne, mostra spiccata personalità e qualità formali di rilievo nell’elaborazione di un soggetto, il paesaggio, che rimarrà centrale in tutta la sua attività. Con Papini e Prezzolini nel 1908 inizia l’avventura de "La Voce": vi pubblicherà articoli che avranno conseguenze importanti per la cultura italiana, su Medardo Rosso, l’Impressionismo, e, nel 1911, su Picasso e Braque e nel 1913 darà vita, insieme all’amico Papini, alla rivista "Lacerba". Soffici ha legato il suo nome a una stagione importante dell’arte italiana come il Futurismo, prima di approdare, con il cosiddetto "ritorno all’ordine", ad una dimensione lirica e intimistica di cui sono testimonianza le opere nate durante il suo lungo soggiorno poggese. Soggetto ricorrente di queste opere è proprio il Poggio, che Soffici amò profondamente, tanto che in una intervista del 1957 alla RAI, ebbe a dire: "Anche oggi dopo 55 anni di pittura, il mio lavoro è una specie di identificazione tra me e il paese in cui vivo: a forza di amarlo e capirlo è avvenuto che io sono diventato il paese e il paese è diventato me". Soffici è scomparso a Vittoria Apuana il 19 agosto del 1964 e riposa nel cimitero di Poggio a Caiano. La sua abitazione si trova nella via che porta il suo nome, all’inizio della strada che da Poggio a Caiano porta alla città di Leonardo da Vinci.

Indirizzo e contatti

Sede Via Ambra , 1 - 59016 Poggio a Caiano

Telefono 055 8797473 333/6874200

E-mail ass.soffici@virgilio.it

 

Struttura dell'associazione

Cariche sociali
Presidente: Luigi Corsetti

Attività dell'associazione

Finalità e obiettivi

L'Associazione Culturale "Ardengo Soffici" si è costituita nel 1992 grazie all'iniziativa di alcuni appassionati di storia locale ed ha come scopo quello di diffondere la conoscenza della storia e dei personaggi di Poggio a Caiano con particolare attenzione alla valorizzazione della figura e dell'opera dello scrittore e pittore Ardengo Soffici. Il sodalizio non ha scopi politici o di lucro.

 

Principali attività svolte

L'Associazione pubblica, dal 1995, la rivista trimestrale di arti e lettere "Ambra" e annualmente i "Quaderni Sofficiani", collana di studi dedicata ad approfondire tutto ciò che gravita intorno alla figura di Soffici e alla quale collaborano i maggiori studiosi dell'artista.

 

"Quaderni Sofficiani"

 

  1. Nuovi contributi su Ardengo Soffici, a cura di Luigi. Corsetti e Marco Moretti, scritti di: S. Bartolini, L. Cavallo, L. Corsetti, R. De Caro, G. Ercoli, L. Minunno, M. Moretti, G. Pampaloni, D. Paolini, S. Ramat, Nello Sguanci, 1994. (esaurito).
  2. Jean-François Rodriguez, Cézanne e il "cézannismo" negli anni de "La Voce" e di "Lacerba" 1910-1913, 1996 (esaurito).
  3. Aggiornamenti su Ardengo Soffici, a cura di Luigi Corsetti e Marco Moretti, contributi di: S. Bartolini, L. Cavallo, L. Corsetti, G. Federici, G. Marchetti, M. Moretti, L. Schmidt-Bottini, 1998.
  4. Jean-François Rodriguez, Barbantini - Soffici. Un’amicizia intellettuale tra Apollinaire ed Agnoletti (Parigi, Firenze, Venezia, 1913-1932), 1999.
  5. Omaggio a Soffici. Nel 35° anniversario dalla scomparsa, a cura di Mario Richter e Jean-François Rodriguez, contributi di: L. Cavallo, L. Corsetti, V. Corti, A. Del Puppo, E. Grossato, G. Marchetti, L. Minunno, M. Richter, A. Scappini, D. Vanden Berghe, 1999.
  6. Mario Richter, La formazione francese di Ardengo Soffici (1900-1914), 2000.
  7. Marco Moretti, Ardengo Soffici a Dilvo Lotti. Lettere inedite (1940-1963), prefazione di Luigi Cavallo, 2002.
  8. Jean-François Rodriguez, Rictus, Soffici e Apollinaire paladini dello scultore Medardo Rosso tra Parigi e Firenze (1904-1929), 2003.
  9. Sigfrido Bartolini, Con Soffici. Resti di memoria, 2003.
  10. Ardengo Soffici-Enrico Vallecchi, Carteggio 1928-1964, a cura di Annalisa Tasselli, 2003.
  11. Pagine per Soffici a quarant’anni dalla scomparsa, a cura di Luigi Corsetti e Marco Moretti,contributi di Sigfrido Bartolini, Luigi Cavallo, Luigi Corsetti, Alessandro Del Puppo, Miranda MacPhail, Giuseppe Marchetti, Mario Matucci, Marco Moretti, Mario Richter, Jean François Rodriguez, 2004.
  12. Giulia Ballerini, Ardengo Soffici. La grande mostra del 1920, in corso di stampa.

IN OCCASIONE DEL CINQUANTENARIO DELLA MORTE DI GIOVANNI PAPINI SARA’ STAMPATO IL VOLUMETTO "ADDIO PAPINI. RICORDI DI SOFFICI E PREZZOLINI"

 


 

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