Il Pilota Cieco | ||
Il
Pilota Cieco, Napoli,
Ricciardi, 1907, poi, insieme a
Il Tragico
Quotidiano, Firenze, Libreria della Voce, 1913
Un Commento al titolo precede 13 racconti (tra parentesi la Rivista dove erano già apparsi, se non inediti)
Una vita in due, Intervista con la Regina di Thule, Una città per una risata e Le tre lettere nella seconda edizione del 1913 furono sostituiti da quattro nuovi racconti:
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Copertina della prima edizione |
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Il Pilota Cieco fu tradotto in spagnolo insieme al Tragico Quotidiano (Lo Trágico cotidiano y El Piloto ciego, Madrid, La España moderna, 1908) e crediamo sia questa la "mala traducción" di cui parla Borges nell'introduzione al volume che raccoglie alcuni di questi racconti (Lo specchio che fugge, Franco Maria Ricci, Parma-Milano, 1975, poi anche Milano, Mondadori, 1990). Del Pilota cieco, Borges scelse Due immagini in una vasca, Storia completamente assurda, Chi sei?, Il giorno non restituito, Una morte mentale e Il suicida sostituto. Alberto Manguel afferma che Due immagini in una vasca suggerì a Borges l'idea di 25 agosto 1983 (Alberto Manguel, Una storia della lettura, Milano, Mondadori, 1997). Così Borges nell'introduzione al volume: "Due immagini in una vasca rinnova la leggenda del doppio, che per gli ebrei significava l'incontro con Dio, e per gli scozzesi l'imminenza della morte. Nessuno di questi filoni fu seguito da Papini; preferì vincolarlo al costante e al mutevole dell'io di Eraclito. La presenza dell'acqua morta e dell'antico e abbandonato giardino coperto di foglie secche crea un terzo personaggio che gravita sugli altri due, che essendo due sono uno. Storia completamente assurda è infedele al proprio titolo; un uomo che meravigliosamente recuperasse tutto ciò che dobbiamo dimenticare per continuare a vivere correrebbe la sorte del suo eroe. Una morte mentale espone un metodo personale di suicidio; non è difficile indovinare che questo drammatico racconto è l'appena velata confidenza di un piano che lo scrittore deve aver accarezzato in momenti di abbattimento e solitudine. Chi sei? riferisce la scoperta atroce che non siamo nessuno, fuori dalle nostre circostanze e dalla certezza illusoria che ci danno gli altri, che anch'essi sono nessuno. Il suicida sostituto narra l'inutile sacrificio di un uomo, che a trentatré anni volontariamente muore per un altro; il racconto lascia presentire l'ancor lontana Storia di Cristo." Sulle novelle di Papini è stato recentemente pubblicato un saggio di Andrea Vannicelli: La tentazione del racconto: le novelle del primo Papini tra simbolismo e futurismo (1894-1914), Cesati, 2004 Presentazione
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